San Ginesio è fasciata, per circa 4 chilometri, da una possente cinta muraria realizzata in pietra arenaria. Da qualunque direzione provenga, al visitatore si parano innanzi una fascia di verdi diversi e l’oro delle pietre, a scalare verso l’alto fino alle due guglie dei campanili che forano l’azzurro del cielo.
Il grande studioso, giurista ed epigrafista tedesco Theodore Mommsen, in occasione di una visita a San Ginesio, nella seconda metà dell’Ottocento, esclamava: «Da queste mura, Signori, si legge la storia di San Ginesio. Esse narrano la sua storia meglio d’ogni altro documento.»
La grandezza della Terra di Sanginesio, la sua potenza e il suo glorioso passato vengono mirabilmente indicati dalle mura castellane dalla cui sommità si domina l’intero territorio comunale. La maestosità della costruzione deve aver colpito molti osservatori, a partire dall’autore del quadro rappresentante la storica Battaglia tra Ginesini e Fermani, per continuare con l’Alemanno della Madonna del Popolo e chiudere con le “babilonie” piramidali dei pittori Guglielmo Ciarlantini e Lamberto Massetani.