I Signori di Brunforte erano i feudatari di quella valle che da una parte va verso Ascoli e dall’altra parte porta a Camerino. Il loro potere e i loro possedimenti erano minacciati dalla continua espansione della Municipalità di San Ginesio da un lato e dall’altro dalla crescente affermazione dell’autonomia del Castello di Sarnano, che era parte integrante dei loro possedimenti. Risale all’epoca di Manfredi e del Vicario di Re Manfredi, Percivalle Doria, la prima acquisizione di San Ginesio a discapito dei possedimenti dei Brunforte.
Dans 1260 il Castello di Colonnalta viene dato in dono a San Ginesio per la fedeltà alla Santa Sede mostrata ai tempi di Re Manfredi. E’ solo un primo passo. La vendita del castello, di cui ora si scorge solo la rovina di un torrione e che allora vigilava il passaggio nella valle di Pieca, viene perfezionata il 3 septembre 1330.
La rocca del castello di Colonnata, ritornata ora alla luce in modo egregio e di grande interesse strategico e militare per oltre due secoli, perderà mano a mano la sua importanza e il Cinquecento e il Seicento sono pieni di cause e di contrasti tra l’amministrazione ginesina e gli abitanti di Rocca, eredi dell’antico castello-rocca, per pretese autonomie da essi godute e per i diritti di pascere e legnare sul monte Colonnato e sul Ragnolo.
Dans 1762 Paolo Riccomanni può scrivere che si riconosce “l’antichità di questo castello dalla sua rocca formata a grosse semicolonne tutte murate ed incorporate nelle forti pareti di essa con porta saracinesca di fortissima struttura, lavorata all’uso antico e romano con calce e rena, ancora in piedi esistente benché abbandonata”, mentre nel 1846 Gaetano Moroni nel vol. XL del suo notissimo Dizionario di erudizione ricorda che “i camerinesi tolsero affatto ogni avanzo alla rocca Ragnola esistente già nel territorio”, di cui infatti non si conosce oggi l’esatta ubicazione, mentre “si vedono ancora grandiosi avanzi” della rocca di Colonnato, “che dominando il castello fu sempre tenuta pel più munito e sicuro propugnacolo esterno de’ ginesini”.
A riprova di ciò si può leggere l’annotazione sul dorso della pergamena che sancisce nel 1330 il passaggio di Colonnato dai Brunforte a San Ginesio, dove una mano settecentesca ha scritto riguardo al documento: “da conservarsi diligentemente perché è il fondamento per garantire le nostre montagne contro i sarnanesi e i collonaltesi”. Non mancava la chiesa del castello, dedicata a S. Andréa, che si trova attestata a partire dal 1300 ma ormai cadente nella prima metà del XIX secolo, situata su una collina a poca distanza dall’attuale paesino di Rocca in direzione sud.
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