Spettacolo di spatole, rotelle e onde per sette spettatori alla volta nella roulotteatro . Quindici minuti di apnea per capire com’è profondo il mare, perché il pensiero come l’oceano non lo puoi bloccare. La Compagnia Samovar è un intreccio artistico di clown musicale, teatro comico-poetico e marchingegni.
SPARSE Plus – Supporting & Promoting Arts in Rural Settlements of Europe
È realizzato in collaborazione con Eesti Tantsuagentuur (Estonia), Fish Eye (Lituania), Shoshin Theatre (Romania), Riksteatern Varmland (Svezia), Pro Progressione and SINUM (Ungheria), Nova-Sit (Repubblica Ceca), Teatro 4Garoupas (Germania), Art Fraction (Polonia) and Fondazione Toscana Spettacolo (Italia).
SPARSE Plus è un’importante risorsa per promuovere lo spettacolo dal vivo professionale nelle aree rurali europee fino al 2026 e coinvolge dieci Comuni delle Marche, tra cui San Ginesio.
Il progetto espande e consolida la rete di ‘rural touring’, che è basato sull’idea di offrire alle comunità rurali e semi-rurali la fruizione di spettacoli realizzati da compagnie professioniste di vari ambiti delle performing arts coinvolgendo la comunità stessa nella scelta, nella promozione e nell’organizzazione dell’evento.
For this reason, il Comune di San Ginesio vi invita a votare uno degli spettacoli proposti di seguito affinché venga messo in scena nel borgo.
Scopri gli spettacoli tra cui scegliere e vota (chiusura votazioni: 21 February 2023)
“Santa Liberata Cabaret” è un momento di incontro e scambio tra artiste. È un atto d’amore, un incoraggiamento, un’esortazione alla presa di parola di tutte le donne attraverso la libera espressione di se stesse.
Clown, Stand up comedy, Giocoleria, Burlesque, Mimo, Fachirismo, Musica. Un incredibile Carosello di personaggi femminili che si intrecciano sulla scena in un’altalena di numeri tutti diversi.
Un gruppo di spettatori, rigorosamente con la musica in cuffia e accompagnati da un testo che introduce e contestualizza lo spazio della performance, segue i danzatori nel disegno che si adatta a spazi urbani pubblici e privati, interni ed esterni. La performance è ogni volta unica perché la compagnia la immagina e la crea all’interno del consto urbano che la ospita.
Una casa grigia. Tre personaggi grigi. Annoiati, scialbi e obnubilati dal mezzo tecnologico, si muovono come prigionieri di un meccanismo prestabilito, il loro sguardo è sempre rivolto agli schermi. Ma ecco arrivare un elemento inaspettato! Una farfalla sposterà il loro sguardo altrove e la casa diventerà teatro di nuove avventure e di trasformazioni.
“Giusto” è una storia surreale, buffa e dolente. Giusto è un impiegato intelligente, mite e fin troppo educato in un mondo grottesco di spietato cinismo. Abita in un appartamento in condivisione con Salvatore, un calabrone enorme che passa il tempo dipingendo finestre sulle pareti per poi provare a passarci attraverso. Ad accompagnarlo sul palco i personaggi che popolano il suo mondo surreale, evocati attraverso le illustrazioni suggestive di Gregorio Giannotta.
Sei personaggi, gli ospiti dell’autrice, ma anche archetipi umani , cercano di mettere in scena lo spettacolo perfetto che esaudisca i loro desideri e che realizzi tutti i loro sogni.
Questo tourbillon di personaggi e archetipi è capace di farci entrare nella storia e nel mondo della protagonista che riuscirà, sfruttando i punti deboli dei personaggi e con l’aiuto del pubblico, a raccontare questa storia e compiere finalmente la sua meritata catarsi.
Lo spettacolo, è un viaggio attorno a Tenco, all’enigma della sua morte, ma anche alla sua arte e alla sua personalissima rivoluzione. Luigi Tenco non può che essere uno dei cantanti fondamentali da conoscere e stimare. Persino l’ascoltatore più distratto, di fronte a canzoni come “Mi sono innamorato di te, perché non avevo niente da fare…” o “Vedrai, vedrai”, non può fare a meno di accorgersi del grande mistero che gira attorno questo cantautore.
Un parco, un giardino o un chiostro. Attorno al pubblico, si muovono, appaiono e scompaiono i personaggi della fiaba di Cappuccetto Rosso. Il bosco è il luogo del mistero per eccellenza e per questo affascina, nasconde e rivela. Il bosco permette la disubbidienza: lontano dagli occhi materni che sorvegliano, i bambini trasgredendo affrontano pericoli e rischi, ovvero le proprie paure.