Una piccola gemma nel circuito cistercense della valle del Fiastra, adagiata nel dolce territorio collinare di San Ginesio. La s’incontra all’improvviso lungo la Via Picena, verso Macerata, fasciata da una cintura di verdi dissonanti ed armonici.
La prima notizia di questa abbazia benedettina, molto probabilmente fondata prima del Mille, risale al 1171. San Ginesio la acquistò al suo territorio nel 1252. I Benedettini se ne andarono e tornarono diverse volte. In quegli spazi di tempo l’abbazia fu data in beneficio a vari Cardinali, mentre la cura delle anime era affidata prima alla chiesa di San Michele di Ripe San Ginesio, poi al parroco di San Gregorio intra moenia di San Ginesio.
Il complesso, completamente ristrutturato nel secolo XVII, nella facciata e nell’aula presenta i segni di quel rimaneggiamento. Rimane intatto invece il fascino della splendida cripta, per la cui costruzione i Monaci reimpiegarono mirabilmente anche materiali di risulta provenienti dalla vicina città romana di Urbs Salvia.
N.B.: Struttura ancora inagibile a causa del Sisma del 2016.